20 gennaio 1156: Lalli uccide il vescovo Enrico di Uppsala

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Il 20 gennaio 1156, secondo la leggenda, Lalli massacra con un’ascia il vescovo crociato inglese Enrico di Uppsala sul ghiaccio del lago Köyliönjärvi in Finlandia.

Lalli (anche Laurentius, Lauri o Lalloi) era un contadino finlandese, probabilmente leggendario, considerato l’assassino del vescovo Enrico di Uppsala sul ghiaccio del lago Köyliönjärvi nei pressi di Köyliö in Finlandia, il 20 gennaio 1156.

Secondo la leggenda, Lalli tornò a casa e la moglie Kerttu gli disse che il vescovo aveva fatto loro visita ma se ne era andato senza pagare per il cibo, le bevande e il foraggio consumati. Questo fece arrabbiare Lalli che lo inseguì e gli tagliò la testa con un’ascia.

Gli uomini che scortavano Enrico fuggirono nei boschi. Lalli tolse il cappello del vescovo dalla testa mozzata e tagliò una delle dita per impossessarsi di un anello. La leggenda narra che il cappello si attaccò alla testa di Lalli e gli fece perdere i capelli quando tentò di toglierlo. Anche il dito si staccò quando tentò di togliere l’anello. I resti del corpo del vescovo vennero raccolti e trasportati con dei buoi. Nel luogo dove i buoi si fermarono venne costruita la prima chiesa della Finlandia.

Quasi niente si sa di Lalli ad eccezione della sua azione raccontata dalle leggende cristiane, in base alla quale è stato considerato come un simbolo del tradimento. Secondo i pagani invece è da considerarsi un eroe in quanto riflette la battaglia fra le antiche credenze finniche e il Cristianesimo. Oggigiorno è anche visto come simbolo positivo di ribellione contro un’autorità opprimente.

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