“Anche a Parma c’è rischio di blocco dell’attività didattica”

28/02/2009
h.12.10

«Il rischio che in molti istituti scolastici, anche della provincia di Parma, vi sia un blocco dell’attività didattica per mancanza di liquidità, è forte: le scuole, a causa dei tagli e dei mancati trasferimenti non riescono più a pagare gli insegnanti supplenti, ad avviare i corsi di recupero e a saldare le spese per le utenze e gli appalti di pulizia oltre che per le forniture di materiale didattico». Dichiara con grande preoccupazione Carmen Motta che ha depositato sul tema un’interrogazione al ministro Gelmini.
«Le motivazioni di tale sofferenza finanziaria risiedono nei tagli e sottofinanziamenti relativi alle leggi finanziarie varate dal Governo Berlusconi nel periodo 2002-06 e nei crediti accumulati nei confronti del Ministero dalle istituzioni scolastiche per far fronte a spese fisse e incomprimibili, quali appunto supplenze e utenze – aggiunge Motta».
«Il Governo Prodi aveva posto rimedio a questa situazione individuando risorse aggiuntive per il comparto scuola e adottando provvedimenti strutturali come l’esenzione del pagamento della Tarsu e il pagamento a carico del ministero delle supplenze per maternità».
«Per questo ho chiesto al Ministro Gelmini come intenda intervenire per far fronte a questa situazione che sta determinando gravissime difficoltà di funzionamento agli istituti e sta compromettendo l’immagine della scuola di fronte alle famiglie e all’opinione pubblica».

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