Fotosegnaletiche, un nuovo strumento per le Fiamme Gialle

07/04/2009
h.16.20

Una nuova strumentazione di foto-segnalamento al Comando provinciale della Guardia di Finanza di Parma, che consentirà a tutti gli operatori di polizia, compresi quelli di Polizia Provinciale o di Polizia locale, di identificare coloro che risultano privi di validi documenti di identità.
La Provincia ha approvato nei giorni scorsi la delibera per l’acquisto del sistema completo di foto segnalamento e oggi in Prefettura è stato firmato il contratto di comodato, della durata di cinque anni, tra la Provincia e il Comando provinciale della Guardia di Finanza.
Presenti all’incontro il prefetto di Parma Paolo Scarpis, il comandante della Guardia di Finanza Guido Maria Geremia, il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli insieme al Direttore generale dell’ente Enzo Cerbino e il comandante di Polizia provinciale Giacomo Fiume.
Ed è stato il prefetto Scarpis a raccontare la genesi di questo progetto. “Tempo fa la Finanza si era rivolta a me perché mancava di una struttura essenziale, poiché il Ministero non era ancora in grado di finanziarla. Sarebbe comunque intervenuto, ma noi avevamo urgenza di avere strutture potenziate sul nostro territorio. Ho chiesto aiuto alla Provincia, che si è dimostrata molto disponibile. Finalmente oggi consegna alla Finanza un sistema di rilevazione digitalizzata per il riconoscimento delle persone, con le strumentazioni hardware e software che consentono questo”.
La strumentazione consentirà alla Guardia di Finanza di realizzare in proprio i rilievi foto-segnaletici delle persone che individua, così come le altre forze di Polizia sul territorio, cioè la Polizia locale e la Polizia provinciale potranno appoggiarsi non solo a Questura e Carabinieri, che hanno in dotazione tale strumento, ma anche alla Guardia di Finanza. Come ha ricordato il Prefetto di Parma è infatti una prerogativa delle forze di Polizia ordinarie e cioè Polizia, Carabinieri e Finanza poter effettuare questi rilievi che non possono essere fatti dalle forze di polizia locali.
“Abbiamo volentieri corrisposto a un progetto che mette in condizione le nostre forze dell’ordine, in un momento delicato per le risorse, di avere la tecnologia più avanzata e rendere dunque il più efficace possibile la loro azione – ha spiegato il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli – E’ una forma di collaborazione fondamentale fra le istituzioni per permettere di avere nel nostro territorio la massima attenzione possibile verso i problemi della sicurezza. Pur non avendo come Provincia compiti diretti istituzionali in questo campo riteniamo di poter dare il nostro contributo in un gioco di squadra finalizzato alla sicurezza della nostra comunità”.
Soddisfatto il comandante della Guardia di Finanza Guido Maria Geremia. “ Con questo apparecchio potremo accelerare l’attività di servizio del corpo per l’identificazione dei soggetti che vengono fermati verificando nell’immediato in altre occasioni sono già stati fermati. In questo modo si consolida il rapporto già stretto fra le forze dell’ordine presenti sul territorio che hanno come obiettivo comune la sicurezza del cittadino. Questo nuovo sistema darà maggiori garanzie di celerità e quindi maggiori garanzie di sicurezza”.
Il contratto siglato oggi prevede che la Provincia consegni, a titolo di comodato gratuito, al Comando provinciale della Guardia di Finanza, il sistema di foto segnalamento “Spisphoto plus”, completo di una fotocamera digitale, un computer, una stampante per cartellini fotosegnaletici, uno scanner e una valigetta dattiloscopica ( 22mila 413 euro il costo iva inclusa).
Il Comando provinciale della Guardia di Finanza si impegna, invece, a mettere a disposizione un locale dove posizionare la strumentazione, che potrà essere utilizzata, in caso di bisogno, dalla Polizia provinciale e da altri operatori di polizia locale, nel caso in cui non fosse disponibile l’ufficio di gabinetto scientifico della locale Questura.
La collaborazione tra tutte le forze di polizia del territorio è indispensabile per garantire una maggior sicurezza ai cittadini. L’accesso alla banca dati del “sistema automatizzato di identificazione delle impronte digitali” è infatti consentito solo alle forze di polizia dello Stato, tra cui appunto la Guardia di Finanza.

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