All’alpinista Maurizio Gallo il Premio Luigi Leoni 2016

La cerimonia, organizzata dal Cai di Parma, con il patrocinio del Comune di Parma, si svolgerà il 14 marzo alle ore 21, nel salone delle feste di Palazzo Sanvitale, gentilmente messo a disposizione da Intesa Sanpaolo.

L’iniziativa è stata illustrata, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa da Giovanni Marani, Assessore allo Sport del Comune di Parma; Gian Luca Giovanardi, Presidente Cai Parma; Roberto Zanzucchi, Vicepresidente Cai Parma e Antonio Lunardini, istruttore nazionale di Scialpinismo in rappresentanza della Scuola.

“Il Premio Luigi Leoni – ha sottolineato l’assessore allo sport Giovanni Marani – è un regalo alla città in quanto veicola diversi valori ed insegnamenti che vanno al di là degli aspetti strettamente sportivi ma che riguardano la crescita dell’individuo ed il valore che ha la montagna per l’uomo”.

Il presidente, Gian Luca Giovanardi, ha ricordato che “siamo alla sedicesima edizione di un premio che porta avanti i valori di chi crede nella montagna ed in particolare anche sul tema della sicurezza in montagna”. Ha ringraziato i soggetti che hanno patrocinato l’evento tra cui il Cai regionale, il Comune di Parma, Intesa Sanpaolo e la Scuola di Scialpinismo.

Antonio Lunardini, istruttore nazionale di Scialpinismo in rappresentanza della Scuola, ha parlato di Maurizio Gallo come di “un uomo che ama la montagna e ne diffonde lo spirito attraverso i suoi interventi ed i suoi scritti in tema di sicurezza e su come essere istruttore di guida alpina in un approccio al tema della montagna volto a trasmetterne la passione”.

Roberto Zanzucchi, vicepresidente Cai Parma, ha espresso l’auspicio del consiglio Cai di organizzare e promuovere sempre di più attività con i giovani e le scuole per fare in modo che l’esperienza di andare in montagna sia un’esperienza di crescita ed educativa.

Maurizio Gallo, laureato in ingegneria, ha dedicato la vita alla sua vera passione, la montagna, e lo scialpinismo in particolare.

Guida alpina, formatore delle guide (di recente anche gli alpinisti pakistani), ha svolto attività alpinistica in tutto il mondo, ma lo ha sempre fatto con particolare attenzione al rispetto della natura e con la curiosità di conoscere le genti che la montagna la abitano e la vivono quotidianamente. Infatti, Gallo è impegnato in diversi progetti di cooperazione internazionale, di tutela ambientale e di sviluppo sostenibile. A lui si deve un intenso lavoro di ricerca scientifica sull’interazione fra uomo e ambiente in alta quota e sul rapporto uomo – montagna.

Quest’anno Maurizio Gallo è stato scelto dal Cai di Parma come destinatario del premio istituito nel 2001 per ricordare Luigi Leoni, istruttore del Cai prematuramente scomparso nell’anno precedente.

Da allora, il Premio, giunto alla XVI edizione, viene organizzato ed assegnato annualmente a chi ha vissuto e vive un autentico rapporto con la montagna contraddistinto dal gusto della scoperta e dell’avventura, dal senso dell’amicizia e della solidarietà, dall’attenzione all’ambiente. L’ingresso sarà libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

La manifestazione, organizzata con il patrocinio del Comune di Parma e la collaborazione di Banca Intesa Sanpaolo, offre la possibilità a tutti gli appassionati di riscoprire il piacere e il gusto di vivere la montagna non da turisti in cerca di emozioni, ma da persone consapevoli e capaci di rapportarsi nel modo giusto nell’ambiente di alta quota.

L’elenco dei premiati delle passate edizioni la dice lunga sulla qualità del premio: nell’albo d’oro figurano Marcello Marchi (insignito nell’edizione del 2015) gli alpinisti emiliani Samuele Sentieri e Giuseppe Pompili premiati lo scorso anno, Andrea Spaggiari, Fabio Pasini, Odetta e Oreste Ferretti, Goretta Casarotto, la guida di Courmayeur Renzino Cosson, gli himalaysti Sergio Martini e Fausto De Stefani, la “Escuela Don Bosco de los Andes” in Perù impegnata nella formazione di giovani peruviani alla professione di guida, Teresio Valsesia, il grande alpinista Kurt Diemberger, le guide alpine di Valtournanche, padre e figlio, Marco e Hervè Barmasse, lo scialpinista Giorgio Dandola ed Elio Orlandi, tutti personaggi noti ed apprezzati da chi conosce il favoloso mondo della montagna.

Con questa iniziativa, il Cai rinnova ogni anno attraverso il premio Leoni l’incontro della città con la montagna, che viene presentata sempre in un aspetto diverso, capace di evidenziarne quel fascino che va ben oltre la pratica sportiva.

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