Affitti agevolati, 3 milioni dalla Regione al Comune

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Casa Bambini

29/07/2009
h.18.30

I progetti dell’Amministrazione comunale di Parma per l’edilizia residenziale sociale (ers) ricevono il riconoscimento della Regione Emilia – Romagna. Il Comune ha ottenuto, infatti, un finanziamento di 3 milioni di euro, che contribuiranno alla realizzazione di circa 100 alloggi in via Budellungo nell’area ex Rossi e Catelli da destinare alla locazione sia a termine che permanente a canone agevolato.
La notizia è arrivata questa mattina nel corso di un incontro convocato in Regione dall’assessore alle Politiche abitative Gian Carlo Muzzarelli, cui hanno partecipato gli assessori competenti dei capoluoghi dell’Emilia – Romagna; per l’Amministrazione comunale di Parma era presente l’assessore Giuseppe Pellacini. L’incontro era inerente le politiche della casa e urbanistiche.
Dalla riunione è emersa anche la volontà di organizzare momenti di confronto periodici a livello regionale sulle tematiche abitative.
Nel febbraio scorso, il Comune di Parma ha partecipato a un bando della Regione, “Programmi di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile”, per ottenere un finanziamento di 5 milioni di euro destinati a realizzare ex novo alloggi a canone sostenibile (più basso rispetto ai valori di mercato), per un totale di circa 100 alloggi.
Il costo dell’intervento ammesso a finanziamento è di 13 milioni di euro, di cui 3 milioni di finanziamento regionale e la restante parte a carico del Comune e dei soggetti attuatori.
I Programmi di riqualificazione urbana sono finalizzati a incidere sulla qualità urbana dei quartieri a più forte disagio abitativo per eliminare le condizioni di abbandono e di degrado edilizio, ambientale e sociale e provvedere a una più equilibrata distribuzione dei servizi all’interno dell’ambito in cui è localizzato l’intervento abitativo. Il tutto incentivando forme di cooperazione tra pubblico e privato.
All’interno dell’incontro con l’assessore regionale – commenta l’assessore Pellacinisi è ribadito come sia strategica la politica abitativa legata alla realizzazione di alloggi di edilizia residenziale sociale, quindi a canone sostenibile, proprio perché, e questo è il passaggio determinante, a causa della crisi, molte famiglie oggi fanno fatica a permettersi canoni di affitto a libero mercato. Quindi, ben vengano abitazioni a canone più basso per dare risposte concrete a quelle che oggi definiamo nuove povertà”.

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