
Ogni tanto accade davvero che le buone idee, da qualsiasi parte arrivino, diventino realtà. E’ quanto avvenuto al progetto di “Mentoring per giovani” che ha preso il via nelle scorse settimane e che era stato proposto dalla consigliera di Azione Serena Brandini tramite una mozione al bilancio preventivo, approvata a grande maggioranza dal Consiglio comunale nel dicembre scorso.
Il mentoring, già in espansione in altre realtà europee ed italiane, è una pratica che mira a facilitare la transizione tra scuola e lavoro attraverso un approccio diretto e personalizzato di affiancamento di giovani con figure senior. In particolare, il progetto di Parma, sostenuto con entusiasmo dall’Amministrazione comunale e che vede lavorare insieme le associazioni “Parma io ci sto”, JEParma e Federmanager Parma, ha voluto puntare sul dialogo intergenerazionale. Ha così ripensato al mentoring come uno scambio vero e proprio tra generazioni – da qui il nome “reverse mentoring” – con l’obiettivo di favorire l’instaurazione di legami sempre più forti tra giovani studenti e imprenditori, trasformando il divario generazionale in un’opportunità di crescita per entrambe le parti.
Il progetto che ha preso il via il mese scorso nella sua prima fase sperimentale coinvolge
20 studenti universitari e 20 manager in una serie di incontri formativi che tratteranno quattro temi chiave: leadership, valore, benessere e lavoro. A partire dalla metà di novembre saranno disponibili anche on line gli esiti del progetto.
La candidata schleiniana del Pd di Parma alle regionali: Dayla Briganti (di Andrea Marsiletti)
“Esperienze innovative come il reverse mentoring – dichiara Serena Brandini – sono fondamentali sia per aiutare i giovani a costruire il proprio progetto professionale che per supportare le aziende a diventare sempre più attrattive per i giovani e riuscire così a rispondere ad uno dei veri drammi del nostro sistema economico e cioè il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Stiamo già vivendo in un mercato del lavoro profondamente in cambiamento sul versante delle professioni, ma nei prossimi anni ci accorgeremo che sono cambiati anche i valori di riferimento e con essi dovranno cambiare le regole. L’ente pubblico di fronte a questa realtà non può solo fermarsi a guardare ma deve accompagnare concretamente tutti i suoi cittadini a partire proprio dai giovani. Siamo soddisfatti di vedere che il Comune di Parma stia lavorando in questa direzione e continueremo a dare il nostro contributo”.