Bilancio comunale, “smentite le cattive profezie”

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28/04/2010
h.18.10

Si riportano qui di seguito le principali voci del bilancio consuntivo 2009 del Comune di Parma.

ENTRATE
Si sottolinea, innanzitutto, la conferma nel suo complesso delle voci di entrata programmate nel 2009 sia per la parte corrente che di conto capitale (in particolare i contributi da legge 10, i proventi da contributi città pubblica, perequazione, ma anche dividendi straordinari da società partecipate e contributi da privati).

SPESA CORRENTE
La spesa corrente evidenzia una contrazione rispetto all’anno precedente, ciò nonostante l’Amministrazione comunale ha garantito un aumento della spesa per i servizi alla persona rispetto al 2008, sia in termini assoluti, pari a 117,4 milioni di euro (contro i 116,6 dell’anno precedente), che in termini di incidenza sulle spese correnti, dove si attesta al 60,6% (contro il 56,2% del 2008). Si consolida così un trend della spesa per i servizi per la qualità della vita – welfare, famiglia, disabili, salute, educativo, sport e cultura – in aumento di 26 mln di euro dal 2006 al 2009 . ( TABELLA 1)
Da sottolineare che l’Amministrazione si è tempestivamente attivata nella predisposizione di uno specifico pacchetto di provvedimenti “anticrisi” investendo importanti somme per interventi a sostegno delle categorie più colpite (famiglie, anziani, lavoratori in difficoltà e imprese), attraverso misure di sostegno al reddito e accesso al credito, sostegno al consumo, all’accesso ai servizi e all’economia con accordi di collaborazione tra pubblico e privato, e intese con istituti di credito, Asl, sanità privata e operatori della grande distribuzione.

TASSE
I risultati sono ancora più significativi se letti contestualmente ad una pressione fiscale molto bassa rispetto alle altre città della regione (TABELLA 2).

INVESTIMENTI
Di particolare rilievo l’entità degli investimenti 2009 (TABELLA 3), che ammontano a oltre 128 milioni di euro, cui si devono aggiungere le opere pubbliche effettuate da tutte le società partecipate. Si tratta di un valore addirittura superiore agli investimenti effettuati negli anni 2005-2006 che comprendevano contributi straordinari (ad esempio per l’Efsa, ICBI), caratterizzati per una congiuntura economica favorevole.
Si tratta di investimenti molto più elevati rispetto alle altre città capoluogo della nostra regione.

LE SCELTE POLITICHE
L’Amministrazione Comunale di fronte alla crisi ha compiuto la scelta politica e amministrativa di non arrestare lo sviluppo della città, ma di proseguire nella realizzazione delle opere e degli obiettivi programmati.
La gestione finanziaria del 2009 ha rispettato, con grande senso di responsabilità, i vincoli imposti dal Patto di stabilità interno e rispetta soprattutto, a differenza di molti altri enti locali del nostro territorio, tutti i dieci parametri di deficitarietà strutturale, evidenziando così che non esistono situazioni di criticità, con particolare riferimento all’indebitamento, alle spese di personale, alla capacità di riscossione dei residui, e altro ancora.

DICHIARAZIONI
I risultati di questo bilancio smentiscono un anno di profezie catastrofiche e falsi allarmi dell’opposizione. – afferma l’assessore al Bilancio del Comune di Parma Gianluca Broglia – Nell’anno della grande crisi, Parma ha investito più di 128 milioni di euro; si tratta della cifra più alta nella storia di questo comune e rappresenta il doppio e in alcuni casi il triplo, rispetto a quanto investito dalle altre città dell’Emilia Romagna. Non solo si confermano le entrate previste, ma aumenta ancora la spesa per i servizi alla persona e diminuisce il costo della macchina amministrativa. Manteniamo invariata la pressione fiscale, una delle più basse d’Italia, e rispettiamo il Patto di stabilità assieme a tutti e 10 i parametri con cui lo Stato certifica lo stato di salute degli enti pubblici.
Criticare questi risultati che sono sotto gli occhi di tutti è inverosimile, e politicamente miope. Come si fa a non capire che in tempi di crisi un’Amministrazione non può rinunciare al compito di sostenere i cittadini con i servizi e favorire lo sviluppo con gli investimenti?
Definire addirittura il bilancio “inattendibile” è un atto irresponsabile. Nel suo consueto balletto dei numeri, il Pd arriva addirittura a mettere in dubbio la sostenibilità dell’indebitamento del Comune di Parma, dopo che la classifica dei bilanci di tutti i comuni italiani pubblicata dal Sole 24 Ore ci ha collocato al 56° posto e con un indebitamento procapite ben al di sotto della media. Questo la dice lunga su tutte le altre cifre che la minoranza ha snocciolato oggi
“.

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