ParmaDaily ha intervistato il sindaco di Fontevivo della Lega Nord Tommaso Fiazza per parlare di Ti-Bre, aggressioni ai Gazebo del Carroccio ed elezioni amministrative di Parma del 2017 che vedono la Lega Nord, per la prima volta, partire con un ruolo da protagonista e di traino della coalizione di centrodestra.
Cosa vuol dire essere un sindaco della Lega Nord, nel concreto di tutti i giorni?
Inninazitutto significa stare in mezzo alla gente, per capire le sue richieste. Significa portare dentro al Comune le istanze dei cittadini e concretizzarle. E’ qui iniziano le difficoltà a causa di una lentissima burocrazia. Posso dire che io e la mia squadra ce la stiamo mettendo tutta, dalle buche alla sicurezza.
Cosa state facendo per la sicurezza?
Per noi questo è un problema fondamentale. Per l’anno prossimo abbiamo stanzianto 40.000 euro per installare telecamere su tutto il territorio comunale e poi aumenteremo l’organico della Polizia Municipale. Già l’anno prossimo potremo contare su due unità di PM in più nel distretto Fontanellato-Fontevivo che si aggiungeranno alle sei attuali. L’obiettivo è quello di arrivare a breve a dieci unità operative sul distretto. Con dieci persone si riescirà ad organizzare anche i turni serali e notturni, mentre oggi si fa orario d’ufficio.
Prima venivano montate addiruttura telecamere finte… questa per noi non era sicurezza, ma dei pagliativi che non portano a nulla.
Una settimana fa ha fatto notizia l’aggressione ad un banchetto di militanti della Lega Nord di Parma (leggi). Anche a Fontevivo vi “menano”?
Fontevivo è sostanzialmente un Comune di sinistra, però sono aperti e ci hanno dato fiducia. No, qui da noi non c’è alcun clima d’aggressione… al più ci “mandano a quel Paese!”.
Come sono i rapporti con i colleghi sindaci appartenenti ad altri partiti, a partire dalla Provincia?
Fino ad oggi non male. Ad esempio, abbiamo affrontato una problematica sovracomunale come il Ponte sul Taro. Con la Provincia abbiamo avuto un buon rapporto: noi ci siamo fatti sentire e loro hanno risposto che molto probabilemte riusciranno ad investire dei soldi per il ponte. Bene.
Un altro tema molto importante è quello della TiBre. Fontevivo è stato in prima fila a favore del progetto. A che punto siamo?
Quando pareva il progetto del 2° stralcio dell’opera (quello da Sissa-Trecasali all’ingresso in Lombardia, di poco più di 10 km) non andasse avanti per scelta della Regione, abbiamo convocato a Fontevivo un’assemblea pubblica invitando i sindaci, consiglieri, assessori delle Regioni coinvolte nell’infrastruttura, dall’Emilia Romagna, alla Liguria, alla Lombardia al Veneto. Tutti i partecipanti erano favorevoli al progetto TiBre e hanno sottoscritto un protocollo che ho consegnato all’assessore dell’Emilia Romagna Donini.
Il 2° lotto dell’opera non si farà più?
No, la Regione l’ha messo in secondo piano ma pare che possa andare avanti.
Il 1° stralcio sarà di certo realizzato e sarebbe uno spreco assurdo arrivare solo da Fontevivo a Sissa-Trecasali e non completare l’opera. Il progetto del 2° stralcio aveva già superato tutti i passaggi. Non dovrebbe passare dal Cipe, cioè al Ministero dove si sarebbe bloccato tutto, perchè pare che le modifiche non siano così rilevanti. Se così fosse, vorrebbe dire che il 2° stralcio potrà procedere. Questo è quanto sappiamo noi oggi.
I cittadini, i Comuni, le aziende del territorio hanno tutto l’interesse che l’opera si concluda. Ricordo che la Regione non è chiamata ad alcun esborso economico: il 1° stralcio è a carico di Autocisa, il 2°stralcio è finanziato per 1/3 dal Ministero e il rimanente da Autocisa.
Nella primavera del 2017 si terranno le elezioni comunali di Parma. Che alleanze deve stringere la Lega Nord per vincere?
Io parto dall’esperienza di Fontevivo, dove c’è un’alleanza motivante con gente nuova (non necesssariamente giovane d’età). Vedo una soluzione di questo tipo: una lista civica che coivolga anche persone fuori dai partiti, poi la Lega col proprio simbolo (sul nostro simbolo sulla scheda elettorale non si discute!), poi Forza Italia e Fratelli d’Italia. E’ la stessa alleanza che si presenterà alle amministrative del 2016.
Quale profilo per il candidato sindaco?
Deve essere una persona apprezzata dalla gente e già conosciuta, che non per forza deve appertenere ai paritti. Cerchiamo una persona normale, non un super-manager che sappiamo già che alla fine non accetterà mai.
Andrea Marsiletti