Imprese, 2 milioni per la valorizzazione turistica

20/05/2009
h.13.30

Dopo il finanziamento di quattro importanti progetti pubblici a Colorno (restauro della Chiesa di San Liborio), Salsomaggiore Terme (riqualificazione del centro storico), Bardi (restauro del castello), Berceto (recupero della ex fornace di Ghiare), ora il Por Fesr 2007-2013 (il Programma Operativo Regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale) mette a disposizione oltre 2 milioni di euro per i privati: le imprese private (imprese del turismo e del commercio) possono entrare in campo per rendere più efficace l’offerta turistica dei territori, con progetti tesi a migliorare la qualità dei servizi proposti.
Ai quattro progetti pubblici finanziati (per complessivi 6 milioni di euro, oltre 3,5 dei quali provenienti dal Por) corrispondono altrettanti ambiti territoriali, all’interno dei quali dovranno trovare collocazione le iniziative proposte dai privati.
In particolare, i territori interessati corrispondono ai seguenti quattro gruppi di Comuni:
– Busseto, Colorno, Fontanellato, Mezzani, Polesine Parmense, Roccabianca, San Secondo Parmense, Sissa, Soragna, Zibello;
– Salsomaggiore Terme, Medesano;
– Albareto, Bardi, Bedonia, Bore, Compiano, Pellegrino Parmense, Tornolo, Varano Melegari, Varsi;
– Berceto, Calestano, Corniglio, Monchio delle Corti, Terenzo, Tizzano Val Parma, Valmozzola.

Sono disponibili oltre 2 milioni di euro da destinare a imprese esistenti o a nuove imprese in fase di “start up”. Potranno fare domanda aziende che realizzino interventi a favore del turismo: oltre a ricettività e ristorazione anche servizi per il miglioramento dell’accessibilità, per il cicloturismo e il turismo fluviale; servizi per la fruizione del territorio (visite guidate, eventi e manifestazioni, attività di animazione); servizi di promozione e commercializzazione, in particolare per il ricorso a metodologie innovative e ai servizi online (produzioni di multimediali, strumenti di immagine coordinata, pubblicità, attività di incoming).
Infine le proposte progettuali possono riguardare anche parchi tematici e culturali, impianti sportivi non agonistici, impianti ricreativi, centri benessere, centri congressi.
Sul fronte del commercio possono concorrere progetti che contribuiscano a migliorare il livello dei servizi per il visitatore e il turista; un riferimento specifico è alle botteghe storiche, ai mercati storici e agli esercizi che rientrano nei centri commerciali naturali definiti dai Comuni.
Il bando, che è in gestione alla Provincia, scade il 20 luglio. Per informazioni si può contattare l’Ufficio Turismo della Provincia, che riceve e istruisce le domande in collaborazione con l’Ufficio attività produttive e l’Ufficio programmazione, è disponibile per fornire informazioni e chiarimenti.
Si tratta di iniziative di sostegno per un settore, quello del turismo, in profonda trasformazione”, ha detto nella presentazione di oggi in Provincia il vice presidente Pier Luigi Ferrari, che ha aggiunto: “C’è un filo rosso che lega tutte queste iniziative: quello del riequilibrio territoriale. Una scelta politica precisa del presidente Bernazzoli e della Provincia”.
“Le aree d’interesse per l’accesso al bando per i privati sono state individuate sulla base dei 4 interventi pubblici finanziati con fondi Por
. Il tema centrale – ha confermato l’assessore alla Programmazione e pianificazione territoriale Ugo Danniè proprio quello del riequilibrio: mettere tutti nelle condizioni di essere competitivi nei settori di eccellenza e con gli strumenti che ciascuno ha per essere interessante agli occhi del mondo”.
“Si tratta di un intervento – ha aggiunto l’assessore al Turismo Gabriella Meo che va a sostegno dei filoni individuati come trainanti per le attività turistiche e per le attività commerciali legate al turismo: Appennino, castelli, Po, terme. Un intervento che ci aiuterà in modo determinante non solo nella promozione turistica ma anche nel sostegno delle nostre imprese”.
Dal vice presidente Ferrari anche un riferimento alle polemiche dei giorni scorsi sui Sic, i siti di interesse comunitario della Rete Natura 2000: “Per l’Appennino abbiamo fatto e stiamo facendo tanto, e siamo riusciti a ottenere cospicui finanziamenti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Danni: “Va sottolineato ad esempio che alcuni dei Comuni che si sono fatti rientrare in questo bando per l’accesso ai fondi Por da parte delle imprese sono stati presi in considerazione proprio perché parte del sistema delle aree protette. Altri limitrofi, pur importanti, ne sono rimasti fuori proprio perché fuori da questo sistema. Dal sistema delle aree protette, dunque, non vincoli ma opportunità di sviluppo”.

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