La Corte dei Miracoli: ventiquattresimo e ultimo appello ai cittadini di Parma…

SMA MODENA
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I nostri appelli per un dialogo nonviolento con la città e le istituzioni si concludono con un video (https://www.youtube.com/watch?v=0oWyLxCG_VE) : la dimostrazione concreta dell’efficacia del nostro metodo, il metodo della Corte dei Miracoli.

IN QUESTO DIALOGO DURATO SEI MESI, ABBIAMO VOLUTO PARLARVI DI DUE POVERTÀ, PROFONDAMENTE DIVERSE TRA LORO, CHE SPESSO VENGONO CONFUSE NEI RAPPORTI UFFICIALI SULLE POVERTA’ O NEGLI ARTICOLI DI GIORNALE.

C’è una povertà fatta di persone che trovano la forza di chiedere aiuto. Sono individui resilienti, socialmente svantaggiati, in difficoltà, ma che riescono a raccogliere il coraggio per affrontare le loro fragilità sociali o sanitarie. Queste persone, come previsto dalla legge, bussano alla porta dei Comuni, delle ASL, cercando un sostegno, spesso abitativo, per ritrovare una stabilità. Per loro, l’approccio dell’housing first può rappresentare l’inizio di un percorso verso la rinascita.

E POI C’È UN’ALTRA POVERTÀ, più drammatica, quella delle persone vulnerabili, degli emarginati, dei fragili. Sono individui privi di protezione, invisibili finché qualcuno non li segnala: perché vivono sulle panchine da anni sotto la pioggia, o perché diventano molesti fuori dalle chiese o dai negozi. Sono le persone più esposte, socialmente e sanitariamente, che da invisibili si trasformano in “degrado urbano” agli occhi della società e delle istituzioni pubbliche e private. Per loro la risposta è il “Daspo” e il carcere, un destino che umilia e cancella la loro dignità.

 

Classifica Top50, le 50 persone più influenti di Parma (aggiornamento dicembre 2024)

 

LA LORO STORIA PERÒ NON È DI RIFIUTO, MA DI ABBANDONO.

Il racconto del video potremmo definirlo come “un passo alla volta verso una nuova vita”.

Questa storia racchiude la forza e la bellezza di un sogno che si realizza. Due fratelli, trent’anni passati per strada, trovano finalmente una casa. Ma il vero miracolo non sono le mura che li accoglieranno, bensì il percorso compiuto insieme: un cammino fatto di piccoli passi, di mani tese, di speranza restituita. QUESTO È CIÒ CHE DEFINIAMO IL METODO DELLA CORTE DEI MIRACOLI.

Le parole della responsabile dell’associazione, Nadia Buetto, sono piene di calore e determinazione. Non si limita ad annunciare una conquista, ma ricorda ai due fratelli quanto siano stati loro stessi protagonisti di questa rinascita. “UN PASSO ALLA VOLTA”, dice, e in quelle parole c’è tutta la pazienza e la dedizione di chi crede davvero che nessuno debba restare indietro.

E loro, increduli ma pieni di gratitudine, si lasciano andare a pensieri semplici, quasi disarmanti: “La casa non la dobbiamo perdere, dobbiamo tenerla come un pezzo di pane”. Una frase che racconta quanto sia prezioso, dopo tanto tempo, sentirsi finalmente al sicuro.

Questa non è solo una storia di riscatto: è la prova che, per cambiare vite, servono persone con un sogno, capaci di farlo crescere ogni giorno, un passo alla volta.

I POVERI VULNERABILI SONO PERSONE MALATE. Parma, più di altre città, dovrebbe sapere che la chiusura dei manicomi non ha coinciso con l’abolizione dei malesseri psichici. Questi sono poveri tutt’altro che resilienti, incapaci di affrontare le loro debolezze senza un aiuto. Non sanno bussare alle porte, come la legge richiede, dei servizi socio-sanitari. Eppure, con ignoranza e pregiudizio, OPERATORI SOCIALI E POLITICI li etichettano come persone che “rifiutano gli aiuti”.

LA LORO STORIA PERÒ NON È DI RIFIUTO, MA DI ABBANDONO.

In una comunità, tutto serve: le attività emergenziali dei dormitori, delle docce, le mense e la distribuzione dei pasti in stazione, anche quella degli abiti. Ma una società matura affianca all’emergenza percorsi di recupero dalla strada e di reintegrazione nella comunità. Ed è per questo che, come comunità, abbiamo il dovere di cambiare sguardo, di riconoscere l’umanità dietro la sofferenza e di agire con compassione, non con esclusione.

SOLO COSÌ OGNI LOTTA POTRÀ TROVARE NON SOLO UNA FINE, MA UNA VITTORIA: QUELLA DELLA DIGNITÀ RESTITUITA.

Video: Un Sogno Che Diventa Casa (https://www.youtube.com/watch?v=0oWyLxCG_VE)

Nadia, la responsabile della Corte dei Miracoli di Parma: Ragazzi miei, vi devo parlare. È una cosa importante, siete pronti?
Gemelli: Sì, sì, dicci!
Nadia: È arrivata la vostra casa.
Gemelli: Davvero? Allora lasciamo tutto e andiamo a vederla! La casa non la dobbiamo perdere, dobbiamo tenerla come un pezzo di pane.
Nadia: Un passo alla volta, come abbiamo fatto fino a qui. Come siamo arrivati fin qui?
Gemelli: Un passo alla volta… e ora siamo contenti!
Nadia: Certo, adesso andremo a vedere qual è la casa che vi hanno assegnato. Vi spiegheranno tutto: dove si trova, com’è fatta. Una cosa è certa: quella casa è vostra, e nessuno ve la porterà mai via.
Gemelli: Non saremo più per strada. Dopo 30 anni… nessuno ci porterà via questo sogno.
Nadia: Esatto, ragazzi. Finalmente una casa tutta vostra.
Gemelli: Speriamo ci sia anche una vasca! Quando la vediamo?
Nadia: Martedì.
Gemelli: Martedì? Bene. È la fine della strada e l’inizio di una nuova vita.

UN FUTURO DIGNITOSO NON È SOLO UN TRAGUARDO, MA IL RISULTATO DI CHI SOGNA OGNI GIORNO DI TRASFORMARE VITE.

Grazie a voi tutti, dalla casa, dalla Corte dei Miracoli, un sincero augurio di buon Natale.

La Corte dei Miracoli di Parma APS Via Toscana, 46 – 43122 Parma