Le associazioni dell’artigianato hanno incontrato il candidato sindaco Pietro Vignali

Su sicurezza, mobilità, infrastrutture, turismo, welfare e tassazione locale si è incentrato il confronto con il candidato sindaco Pietro Vignali organizzato dalle associazioni di categoria dell’artigianato che si è svolto nella sede di Confartigianato Imprese Parma.

Confartigianato, Cna e Gia, hanno formulato precise richieste al candidato, prima fra tutte quella di partecipazione e confronto. “Riteniamo che l’azione dell’amministrazione possa raggiungere migliori risultati con più coinvolgimento dei corpi intermedi che rappresentano imprese e società civile. Il nostro compito è proprio quello di fare da mediatore e sintesi delle istanze che provengono dalle imprese – ha spiegato Enrico Bricca, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Parma”. Bricca ha poi posto l’accento sui problemi di sicurezza, chiedendo il ritorno ai presidi fissi e al vigile di quartiere e ha espresso contrarietà all’introduzione dell’Area Verde che crea grandi problemi alle imprese che devono muoversi fra città e territorio.

Dello stesso avviso anche Paolo Giuffredi presidente provinciale Cna e Angelo Cornacchione, presidente Cna area di Parma di Cna che hanno posto l’accento sui temi della della sicurezza nei quartieri artigianali, sulla mancanza di infrastrutture e anche di relazione e comunicazione fra Comune e imprese: di qui la richiesta di uno sportello unico. “Anche nei quartieri artigianali ci sono episodi di microcriminalità, furti, atti di vandalismo, è necessario aumentare i controlli – hanno spiegato aggiungendo – servono diverse politiche di welfare che possano migliorare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”.

Anche Fabrizio Montali, vicepresidente vicario del Gia ha affrontato il tema delle infrastrutture: “Servono infrastrutture più moderne, efficaci ed efficienti e non mi riferisco solo a quelle viarie o ferro-aeroportuali ma anche a quelle digitali. Oggi le tecnologie devono poterci aiutare di più a superare burocrazia e immobilismo”.

Pietro Vignali ha spiegato di essere assolutamente contrario all’introduzione dell’Area Verde e Blu “Prima di porre divieti ai cittadini bisogna proporre delle alternative” e favorevole alla reintroduzione dei vigili di quartiere: “Il tema della sicurezza è complesso va affrontato da diversi punti di vista. Serve sicuramente più controllo, ma anche decoro a livello urbanistico e politiche sociali: più eventi culturali per fare in modo che i cittadini si riapproprino dei loro spazi”.

Sulle politiche per la famiglia il candidato sindaco ha spiegato di voler reintrodurre il Quoziente familiare e riproporre l’Agenzia per la Famiglia: “Servono servizi più flessibili, più asili, servizi di baby sitting e tagesmutter per permettere alle donne di poter lavorare. Oggi Parma è ai livelli più bassi degli ultimi 20 anni in fatto di natalità. Ci sono pochi giovani e così il welfare non può reggere”. E sulle infrastrutture ha spiegato che si tratta di un tema prioritario: “senza una rete di base le imprese non possono svilupparsi, la città è ferma a 10 anni fa: l’anello della tangenziale non è stato chiuso, della Tibre non si parla, la Cispadana viene finanziata solo da nella zona est della regione, della Pedemontana, via Emilia Bis e Pontermolese si parla solo in campagna elettorale, ma i progetti e in parte i finanziamenti erano già arrivati 10 anni fa”. Per ciò che riguarda i rapporti con i cittadini e le imprese Vignali ha spiegato di voler proporre uno sportello unico per le imprese e “Comune Amico” con servizio di tutoraggio per aiutare le persone che devono relazionarsi con il Comune.

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