Le olive migliori sono quelle greche!

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28/07/2010

Con un suocero come Mario Brega c’è poco da stare allegri… Meglio essere seri e aver pochi grilli per la testa se non si vuole passare dalle olive greche alle pigne romane. 

Borotalco è un film del 1982, diretto da Carlo Verdone. È il terzo film diretto dal regista romano ed il primo dove interpreta un solo personaggio.
Girato agli inizi degli anni ottanta, il film anticipa quel che sarà il malcostume di quel decennio, ovvero il culto dell’immagine e dell’apparenza.
Sergio Benvenuti, giovanotto mite ed imbranato, conduce una vita monotona e squallida: stressato dal lavoro di venditore porta a porta di enciclopedie musicali, pressato dalla sua fidanzata Rossella e dal truce suocero Augusto, che lo vorrebbe vedere sposato con la figlia ed impiegato nella sua norcineria, costretto a dividere una stanza in un convitto con lo strano ballerino campano Marcello.
Nadia, bellissima e bravissima collega, è una fan accesa di Lucio Dalla. Sergio, che vorrebbe imparare da lei, combina telefonicamente con lei un appuntamento in casa di un cliente, il carismatico uomo di mondo, “architetto” Manuel Fantoni. Mentre i due attendono Nadia, che ritarda perché si ferma a comperare un biglietto per il concerto del suo cantante idolo, Fantoni racconta gli episodi più incredibili della sua omerica vita ad un incredulo Sergio. Non è oro, però, tutto quello che luccica. L’uomo infatti, mosso dalla simpatia per lui, smentisce tutto («…Non è vero niente! T’ho detto solo un sacco di fregnacce!!») gli racconta parte della sua vera vita e subito dopo sopraggiungono i Carabinieri ad arrestarlo, chiamandolo col suo vero nome: Cesare Cuticchia. Manuel Fantoni è un nome d’arte, scelto solo per il fatto che “suona bene”. Cuticchia lascia a Sergio le chiavi di casa, chiedendogli di sistemarla in sua assenza.
Rimasto solo arriva finalmente Nadia e nel vederla per la prima volta ne resta folgorato. A questo punto Sergio ha di fronte la sua grande occasione: spacciandosi per Manuel Fantoni incanta la ragazza riciclando le fandonie del millantatore.
Nasce da tutto ciò una serie di equivoci che porta Sergio in un gioco più grande di lui, per terminare con un catastrofico smascheramento. Per Nadia è un colpo mortale.
Qualche anno dopo i due, oramai sposati e con rispettive famiglie, si riincontrano ma di buon viso. È stata lei a chiamarlo, in incognito, a casa sua, con la scusa di comperare un’enciclopedia. Evidentemente i racconti di Sergio la fanno sempre sognare. Succede, allora, quello che prima entrambi avevano sognato, ma che gli eventi avevano impedito.



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