Pizzarotti: “I parmigiani chiedono più sicurezza”. Rainieri: “E’ in confusione”

lodi_maggio24
SanMartino
kaleidoscopio
Casa Bambini

E’ cronaca di questi giorni la volontà del sindaco Giuseppe Sala di dotarsi dell’esercito, per arginare la violenza e la microcriminalità che agiscono nelle periferie di Milano. Sono contento che sabato pomeriggio, presso la Camera di Commercio, assieme ad altri importanti sindaci italiani, il sindaco Sala sarà a Parma in un incontro pubblico per discutere assieme a noi del fenomeno dell’insicurezza che serpeggia nelle nostre città.

Anche a Parma, da anni, i parmigiani chiedono alle proprie istituzioni più sicurezza, e hanno ragione. In determinate zone di Parma persistono situazioni diventate francamente insopportabili, in particolare mi riferisco ai quartieri San Leonardo e Pablo, dove la microcriminalità esaspera la vita dei nostri concittadini, i quali chiedono a gran voce una sola cosa: porre rimedio ad atteggiamenti e gesti di pura prepotenza e strafottenza.

Adottando tutti i poteri di cui dispone il sindaco, in questi anni abbiamo fatto il massimo per assicurare più sicurezza e vivibilità: assunzione di nuovi vigili, aumento del parco macchine in dotazione al Comando, aumento delle telecamere di videosorveglianza – proprio una di queste è stata determinante per risalire al presunto omicida di via Gobetti -, intensificazione di controlli in sinergia con le forze dell’ordine, approvazione del nuovo regolamento di polizia urbana – il vecchio era fermo al 1982! -.

Molte situazioni sono migliorate, come ad esempio in Oltretorrente e in Borgo Fiore, oltre a via Savani e via Lanfranco, grazie anche al supporto di cittadini attivi nel quartiere. Nonostante ciò ci si chiede: tutto questo basta per rendere la città più sicura? No, purtroppo non basta. Giustamente i parmigiani pretendono di più.

È del tutto inconcepibile, infatti, che nonostante gli sforzi quotidiani e l’impegno delle forze dell’ordine e della polizia municipale in contrasto alla microcriminalità, ogni volta che si arresta qualche spacciatore, questi dopo poche ore venga rilasciato come se nulla fosse accaduto. In un Paese normale un delinquente dovrebbe essere assicurato alla giustizia e scontare la propria pena, oppure dovrebbero essere cambiate le leggi per normare molti fenomeni che adesso sfuggono.

Invece molto spesso ci troviamo ad agire in una situazione in cui gli spacciatori si sentono liberi di fare tutto ciò che è in loro potere, perché sanno che la legge italiana è talvolta blanda e inefficace. Giustamente, poi, i parmigiani scrivono esasperati al sindaco. E il sindaco, per quanto può e con i mezzi a sua disposizione, cerca di sopperire a una totale mancanza di pugno duro da parte dello Stato.

In passato ho già avuto modo di ribadire la problematica al ministro dell’Interno Angelino Alfano – tramite missiva – e al vice ministro Filippo Bubbico in occasione di un incontro istituzionale: o si cambiano le leggi italiane adottando maggior repressività, oppure si dotano le amministrazioni locali di strumenti e poteri efficaci per assicurare ai propri concittadini attenzione, sicurezza e prevenzione. Lo dico con estrema sincerità: oggi i regolamenti per le polizie locali non sono adeguati al cambio di epoca che stiamo vivendo.

Parma, in sostanza, non chiede la presenza dell’esercito come ha fatto il sindaco di Milano. Parma chiede più forze dell’ordine e la possibilità di assumere più vigili, maggiori risorse economiche da investire in prevenzione e controllo, e leggi adeguate al contesto sociale.

Attenzione però: non lo chiediamo da oggi, ma da anni. Ecco, sabato, come già detto, in un incontro pubblico avremo a Parma i sindaci di Milano, Verona, Venezia, Bergamo, Napoli, Malegno e Valdengo: sarà probabilmente l’ennesima occasione per ribadire con forza che i sindaci sono già pronti per fare la loro parte, ma che anche lo Stato si deve rendere conto che la sicurezza è un diritto.

Federico Pizzarotti


“Più militari nelle città e, perché no, portarli in alcuni paesi dove la criminalità sta crescendo in modo preoccupante, sarebbe un’ottima iniziativa che la Lega promuove praticamente da sempre. A parte però il capitan Pizza e l’Assessore Casa che sul problema per anni non hanno fatto nulla, il vero scoglio da superare per farci avere più soldati e più sicurezza nella nostra terra è il PD che nelle sue contraddizioni si è anche espresso contro questa stessa iniziativa”.

Con queste parole il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega Nord, Fabio Rainieri, ha iniziato ad illustrare l’interrogazione che ha presentato per chiedere alla Giunta regionale se ritiene di attivarsi per chiedere al Governo che anche in Emilia-Romagna sia potenziata, quando richiesta dalla amministrazioni comunali, l’operazione “Strade Sicure”.

“L’interrogazione prende spunto dalla richiesta fatta in questi giorni dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala di aumentare la presenza di militari nella sua città per affrontare meglio il problema dell’emergenza sicurezza particolarmente grave nelle periferie cittadine ed avvallato dalla Ministro della Difesa Roberta Pinotti  che ha tra l’altro confermato i riscontri estremamente positivi dell’operazione “strade Sicure”, tra i quali in particolare, la riduzione del 30 % dei reati a Roma, dove negli ultimi mesi è stata intensificata – ha proseguito il Consigliere regionale del Carroccio emiliano – Mentre però, come di consueto, l’amministrazione pizzarottiana a Parma lavora con la consueta confusione, perché ora fa la voce grossa ma prima manifestò nei confronti dei militari la solita fastidiosa puzza sotto il naso non esprimendo nessuna protesta quando il governo Renzi nel gennaio 2014 porto via dai quartieri critici di Parma i militari e rilasciando il primo cittadino dichiarazioni del tipo “non sarò un sindaco sceriffo”, il problema rimane il PD locale e regionale.

A Parma infatti i parlamentari Pd invocano perché porti soluzioni, comunque diverse dal potenziamento delle forze dell’ordine già negato dal Governo, il fantasma del Sottosegretario agli interni Bubbico che però non si appalesa, in Regione, il PD votato palesemente contro la proposta di portare più militari nelle aree urbane per contrastare la delinquenza: è successo il 24 marzo 2016”.

“Nell’interrogazione – ha quindi concluso Rainieri – si ricorda ancora quanto ha dichiarato la Ministro della Difesa per cui si libereranno a breve almeno una parte dei 1800 militari impiegati specificamente per garantire più sicurezza a Roma in occasione del Giubileo della Misericordia che sta per terminare e che l’azione di controllo del territorio e degli obiettivi sensibili da parte dei militari ha il vantaggio di scaricare in parte da tali incombenze polizia e carabinieri che possono maggiormente occuparsi dell’attività investigativa”.

kaleidoscopio
SanMartino
lodi_maggio24
Casa Bambini