Lotta all’evasione fiscale, Ghiretti: “Deve essere fatta dal Comune”

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Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale l’assessore al Bilancio Ferretti si è pubblicamente scusato per la carente lotta all’evasione fiscale messa in atto dall’amministrazione comunale in questi tre anni.

Pur apprezzando il fatto che l’assessore contestualmente ha promesso un rinnovato impegno su questo importante e delicato fronte non posso fare a meno di sottolineare come in questi anni qualcosa in realtà sia stato fatto, peccato che non sia andato nella giusta direzione!

A gennaio 2013 veniva infatti istituita una task force per la lotta all’evasione tutta interna all’amministrazione e guidata da una Posizione Organizzativa. Tale struttura ha realizzato nel corso dell’anno un incasso di quasi 600mila euro, sei volte quello registrato nel 2012.

Le premesse per un buon lavoro sembravano esserci tutte, considerato anche il fatto che questo risultato è stato raggiunto sostanzialmente con una micro struttura. Da qui ci si sarebbe potuti aspettare un suo potenziamento ma invece già a metà 2013 sono sorti i primi ripensamenti: si decide infatti di “duplicare” le funzioni di lotta all’evasione affidandole alla Polizia Municipale, una scelta apparentemente incomprensibile che, sempre apparentemente, non ha portato alcun beneficio in termini di risultati.

Nel 2014 si inserisce poi Parma Gestione Entrate, la quale formula la proposta di affidare ad una società esterna il recupero di quanto evaso. Il passaggio è fondamentale perché da una gestione interna si passa ad una esterna con relativi costi (il 29% di aggio complessivo su quanto recuperato).

Almeno, qualcuno penserà, i risultati saranno stati all’altezza delle aspettative? Tutt’altro, se consideriamo che a fine dell’anno il recupero si è assestato sui 198mila euro, dei quali ben 41mila sono stati poi detratti come aggio.

Anche considerato il risparmio di circa 7mila euro di retribuzione della Posizione Organizzativa che nel frattempo è stata ovviamente soppressa, mi pare che il vantaggio per la collettività sia più che discutibile.

Questa per sommi capi la vicenda di come si è arrivati alle scuse pubbliche dell’assessore Ferretti. Scuse sempre benvenute ovviamente e quanto mai rare da parte di questa amministrazione, ma che non rendono piena giustizia delle incertezze, dei ripensamenti, delle contraddizioni che in questi anni hanno caratterizzato l’operato del Comune.

A mio modesto parere la strada giusta era stata imboccata all’inizio: il recupero dell’evasione fiscale può e deve essere svolta all’interno del Comune di Parma con una struttura dedicata e dotata dei mezzi necessari per operare con successo. Appaltare all’esterno è in questo caso già di per sé un atto che ha il sapore della rinuncia, un atteggiamento quanto mai pericoloso quando si parla di evasione. È infatti la certezza di essere smascherati il primo ingrediente necessario per la lotta ai furbetti che troppo spesso in Italia si sottraggono al pagamento di quanto dovuto alla collettività.

Roberto Ghiretti

Parma Unita

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