Paolo Giliotti: “L’exploit lo ha fatto Daffadà che correva con una Panda 4×4 contro due Ferrari”

SMA MODENA

Cara Direttore,

ho letto il tuo editoriale sulle elezioni regionali, condivido buona parte, ma non posso esimermi dal fare alcune considerazioni.

In primis sulla bassa percentuale di votanti. Chi tenta di giustificare la disfatta con l’astensionismo è fuori strada, i candidati del Pd per esempio hanno preso più preferenze della scorsa tornata. Chi fa campagna elettorale la deve fare per se e convincere gli elettori ad andare a votare, se la fa solo contro qualcuno o qualcosa il risultato è che i cittadini se ne stanno a casa.

Il Pd ha indovinato i candidati e fatto una buona campagna elettorale. Piuttosto che cercare un alibi serve da parte del centro destra un bel mea culpa ed una riflessione sui toni inaccettabili usati dai leeders nazionali. Questa apatia degli elettori, non è grave solo per non aver votato, ma è un sintomo di disinteresse sul quotidiano. C’è il rischio che tutto passi come fosse normale: i contratti di lavoro rinnovati con aumenti pari ad un quarto dell’inflazione, le prestazioni sanitarie alle calende greche o inarrivabili, l’informazione faziosa, norme che ledono i diritti fondamentali del cittadino e così via. Questo mi preoccupa.

 

† Nella grotta di Maria Maddalena a La Sainte Baume (di Andrea Marsiletti)

 

Venendo poi al successo del Pd e mi riferisco a Parma che ha conquistato un consigliere in più su due (50%), non sono così d’accordo sulle tue considerazioni, in quanto le condizioni dei tre eletti non erano paritarie.

La Lori aveva il vantaggio tecnico del voto di genere ed era senza concorrenza, nell’unico posto dove era presente un’avversaria era Salso ed infatti ha preso pochi voti, inoltre é assessore uscente di Bonaccini.

Massari aveva il vantaggio di essere sindaco uscente di una città che ha più elettori che tutta la montagna messa insieme, infatti con il Pd al 47% ha preso quasi 3.000 preferenze, Daffada con Borgotaro al 46% ne ha prese un pò più di novecento.

La demografia non perdona, a Fidenza ci sono elettori quattro volte tanto Borgotaro. In città fanno notizia le quasi 3000 preferenze di Massari, che ha fatto il presidente della Provincia, ma credo che altrettanto ne facciano le 2200 di Daffada.

Inoltre su esattamente la metà dei Comuni, tutti quelli della montagna tranne due in Val Parma, ha prevalso fra i due Daffada, che tra l’altro ha più che raddoppiato i voti delle precedenti regionali.

Per non scordare il terzo incomodo che è poco distante dalle 3.000 preferenze.

In questa salutare concorrenza va ricercata la causa del successo elettorale e del terzo consigliere. Per concludere credo che l’exploit principale lo abbia fatto il consigliere di Borgotaro che correva con una Panda 4×4 contro due piloti che avevano una Ferrari.

Paolo Giliotti

Borgotaro, 19 novembre 2024