
“Sono passati 10 anni da quell’evento terribile ma il nostro territorio non è ancora del tutto sicuro.” Lo ha dichiarato il vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega, Fabio Rainieri, in occasione del decennale dell’alluvione che nel 2014 colpì la città di Parma.
“Ci sono stati dei sostanziali miglioramenti per il contenimento di un’eventuale piena del Baganza ma le situazioni di rischio non sono ancora state sufficientemente limitate – ha proseguito il leghista – Innanzitutto, fino a che non sarà completata la cassa di espansione ci sarà un certo margine di rischio. Il suo completamento lo si prevede per il 2026 e saranno passati 12 anni dall’alluvione e 17 da quando venne sottoscritto il primo accordo per realizzarla.
† Sulle orme di Maria Maddalena. A Saints Maries de la mer è Sara, una donna, a essere crocifissa (di Andrea Marsiletti)
Tempi infiniti da rimarcare alle amministrazioni di sinistra, specie la Regione, che fanno finta di non sentire quando si parla di troppa burocrazia per questo genere di opere. Fino a quando non ci sarà la cassa il grande pericolo è sul nodo di Colorno che peraltro necessiterebbe di ulteriori interventi. In secondo luogo, sono ancora assolutamente presenti i rischi per il territorio a monte della cassa. Infine, più in generale c’è un problema di normative che ostacolano la pronta ed estesa manutenzione dei corsi d’acqua.”