Salvini a Sorbolo: consegnata alla Guardia di Finanza una palazzina confiscata alla ‘Ndrangheta. FOTO

Questa mattina il ministro degli interni Salvini si è recato a Sorbolo per partecipare dalla cerimonia di assegnazione alla Guardia di Finanza di una palazzina in via Montefiorino confiscata alla ‘Ndrangheta nell’ambito del processo Aemilia.

Erano presenti numerosi finanzieri, il Procuratore Capo di Parma D’Avino, il sindaco di Sorbolo Cesari, l’assessore Palma Costi per la Regione Emilia Romagna, oltre che i parlamentari di Parma della Lega e alcuni sindaci del territorio.

Il Procuratore D’Avino ha sottolineato l’importanza, anche simbolica, di aver assegnato quegli immobili dell’Ndrangheta alla GdF.

Salvini ha ricordato l’incremento di risorse e di personale a favore delle Forze dell’Ordine previsto nel Decreto Sicurezza e nella legge di Bilancio per un totale di 9.000 unità aggiuntive: “Siamo più forti noi della mafia, la spazzeremo via! Colpirla nel portafoglio con le confische patrimoniali è la strada giusta.”

Alla domanda di un giornalista su Pizzarotti secondo il quale il Governo “vorrebbe per tenersi a Roma il fondo Imu-Tasi”, Salvini ha risposto che “Pizzarotti è uno che cambia opinione. Farlo è sinonimo di intelligenza, farlo troppo spesso di confusione”. AM

Beni confiscati in Emilia-Romagna

Il totale dei beni immobili confiscati in Emilia-Romagna è di 119, mentre dal 2011 (anno in cui è entrata in vigore la prima legge regionale in materia, poi sostituita nel 2016 dal Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili) sono 25 gli Accordi di programma sottoscritti su 15 beni immobili, con un contributo regionale di oltre 1,5 milioni. 

La destinazione degli immobili nelle politiche di valorizzazione degli immobili oggetto di confisca sostenute dalla Regione segue due direttrici: in primo luogo l’inclusione sociale delle persone che vivono condizioni di esclusione e marginalità (cittadini in situazioni di povertà, persone senza fissa dimora, immigrati, vittime di violenza, etc.); poi la realizzazione di spazi pubblici per rendere servizi ai cittadini (servizi per l’infanzia, per i giovani, per gli anziani, per l’istruzione, la cultura, lo sport, ecc.).

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