
La Polizia di Stato di Parma ha tratto in arresto due stranieri, entrambi incensurati, poiché gravemente indiziati del reato di rapina impropria.
Nel tardo pomeriggio del 17 dicembre, su segnalazione della sala operativa, le Volanti della Questura sono intervenute presso un esercizio commerciale, per segnalazione giunta su utenza 113, di un tentativo di furto avvenuto all’interno di un negozio, ad opera di due soggetti stranieri.
I poliziotti giunti sul posto bloccavano i presunti autori del furto e allo scopo di ricostruire l’accaduto prendevano contatti con il responsabile della sicurezza del supermercato. Questi riferiva di aver notato dalle telecamere di sicurezza i due fermati che si aggiravano con fare sospetto tra le corsie del supermercato: quindi uno dei due, assicurandosi di non essere visto, prelevava dei calzini dagli scaffali e dopo aver tolto il dispositivo antitaccheggio con una pinza, li riponeva nello zaino del complice che nel frattempo si era avvicinato. I due uomini, dopo aver prelevato degli altri indumenti e uno zaino, privato anch’esso del dispositivo antitaccheggio, uscivano dal supermercato senza pagare la merce, utilizzando la corsia dedicata all’uscita senza acquisti, dove venivano fermati dall’addetto alla sicurezza.
L’umiliazione del Pd di Parma (di Andrea Marsiletti)
I due soggetti, vistisi scoperti, allo scopo di guadagnarsi la fuga, spintonavano e minacciavano l’addetto alla sicurezza e nel tentativo di fuga abbandonavano la refurtiva, venendo quindi raggiunti e bloccati dai poliziotti nel frattempo intervenuti.
Gli autori del reato, quindi, una volta accompagnati in Questura venivano fotosegnalati dal personale del locale Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica e identificati rispettivamente per un cittadino tunisino 32enne, in Italia senza fissa dimora e privo di documenti identificativi e un cittadino marocchino anch’egli 32enne domiciliato fuori provincia, entrambi immuni da precedenti di polizia.
Dopo le formalità di rito, i due stranieri venivano tratti in arresto per rapina impropria e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria venivano associati alla locale casa circondariale in attesa di convalida. Il 32enne marocchino veniva altresì denunciato per porto abusivo di oggetti atti ad offendere poiché trovato in possesso di una pinza, utilizzata per rimuovere il dispositivo antitaccheggio dai capi di abbigliamento.
La merce rinvenuta, per un valore complessivo di 110 euro, invendibile poiché danneggiata, veniva riconsegnata all’avente diritto.
Questura di Parma