GdF e Polizia in PGE. Per la società era tutto regolare. Comune: “Piena fiducia nella Magistratura”. MNC chiede dimissioni di Pizzarotti e Ferretti

Questa mattina la Guardia di Finanza e la Polizia si sono recati a Parma Gestione Entrate. Si sono mobilitati più di 40 persone delle forze dell’ordine. L’inchiesta è coordinata dal pm Paola Dal Monte.

Le prime indiscrezioni riferivano di arresti di alcune persone della società partecipata di riscossione tributi del Comune di Parma, ma successivamente tali voci sono state ridimensionate. Non si tratterebbe di arresti ma che una decina di dipendenti PGE che sono stati prelevati dagli uffici e portati in Questura.

Sono tre indagati a cui sono stati recapitati degli avvisi di garanzia: il presidente di Parma Gestione Entrate Enrico Tosi, l’amministratore delegato Oscar Giannoni e il direttore Pierluigi Allegri.

L’incertezza è ancora tanta: di sicuro si tratta di un’operazione rilevante.

E’ stato il Movimento dei Nuovi Consumatori di Filippo Greci a sollevare tutto il caso su PGE.

La Guardia di Finanza è andata anche in Comune. Nei giorni scorsi il Comune di Parma aveva incaricato una società esterna per fare chiarezza sulle notifiche di PGE (leggi). Si ricorda che PGE aveva emesso in gennaio 2016 un comunicato stampa ufficiale dichiarando che dai controlli effettuati sulle notifiche non erano emerse irregolarità (leggi), annunciando esaustivi comunicati stampa che dopo l’inchiesta di ParmaDaily sulle false notifiche (vedi sotto) partita il giorno dopo non sono mai stati diffusi.

PrD


Con riferimento all’operazione in corso da parte delle forze dell’ordine presso la società partecipata Parma Gestione Entrate, l’Amministrazione Comunale interviene con la presente nota:

L’Amministrazione Comunale segue con attenzione l’indagine in atto, che riguarda la partecipata Parma Gestione Entrate.

Lo fa ribadendo piena fiducia nel lavoro della Magistratura, e ricordando che il Comune è il primo interessato a fare piena luce sulle vicende che riguardano la società in questione, tanto che l’Amministrazione da tempo ha avviato verifiche e, nello specifico, ha incaricato una società specializzata, affinché controllasse in modo puntuale eventuali situazioni di criticità o di comportamenti scorretti nella gestione delle attività che PGE svolge per conto del Comune.

L’azione è stata intrapresa proprio allo scopo di tutelare il Comune stesso da possibili danni, non solo economici,  e soprattutto i cittadini, in caso fossero stati danneggiati a  loro volta da procedure errate, a cominciare dalle modalità di notifica delle contravvenzioni.

Alla luce degli eventi in atto, il Comune valuterà gli opportuni eventuali provvedimenti da assumere nei confronti della Società, allo scopo di garantire la trasparenza e il buon funzionamento nella gestione delle entrate di competenza dell’Ente.


Con riferimento alle notizie di cronaca relative al Blitz effettuato questa mattina dalla Squadra Mobile di Parma e dalla GDF di Parma siamo a comunicare quanto segue.

Nel pieno rispetto dell’indagine intrapresa dalla Procura della Repubblica, scaturita a seguito di decine di esposti presentati dalla nostra associazione contro Parma Gestione Entrate, e nel rispetto del segreto istruttorio di una lunga e complessa indagine che e’ solo agli inizi e non riguarda solo le notifiche fasulle, ma anche le ingiunzioni fiscali di pagamento e tanti altri aspetti, siamo a comunicare quanto di seguito.

Per mesi il Comune di Parma, nella persona dell’ass. Ferretti, aveva difeso l’operato di PGE: questo nonostante centinaia di sentenze statuissero chiaramente che PGE non poteva operare come Ente riscossore in quanto non iscritto all’albo nazionale.

Solamente a novembre 2015 PGE ha ottenuto l’iscrizione all’albo nazionale tenuto presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Anche nel caso denunciato delle notifiche fasulle , recentemente , il presidente di PGE Tosi aveva addirittura dichiarato che era tutto regolare.

Il Comune di Parma nella persona dell’assessore Ferretti, unitamente ai vertici di PGE ed all’avv. Marco Zincani, preannunciava una denuncia per diffamazione a mezzo stampa e Calunnia nei confronti del presidente di MNC, Dott. Filippo Greci e degli avvocati di MNC, nel febbraio 2015 nel corso di una conferenza stampa pubblica: di quella Denuncia nulla e’ dato sapere in quanto i presunti denunciati mai hanno ricevuto alcuna comunicazione dagli organi preposti.

Il Comune di Parma continua a costituirsi in giudizio a fianco di PGE nei processi d’Appello presso il locale Tribunale, avverso le sentenze vittoriose che il Movimento Nuovi Consumatori ha riportato avanti l’intero collegio dei giudici di Pace di Parma: costituendosi il Comune di Parma dichiara nei propri scritti che PGE ha operato in modo regolare, quando fior di sentenze e l’indagine odierna sembrano dimostrare l’esatto contrario.

Il Comune di Parma ha quindi chiaramente una responsabilita’ di tipo oggettivo, in quanto non poteva non sapere cio’ che stava accadendo all’interno di una propria partecipata, quella piu’ importante della galassia di partecipate che il sindaco Pizzarotti aveva promesso di chiudere..

L’incarico conferito ad una societa’ di revisori per verificare la falsita’ delle notifiche, apparentemente senza una gara d’appalto e con i costi che ricadono sui cittadini, ha ora il sapore di una vera e propria beffa e non lenisce di certo la posizione del Comune stesso nella vicenda, giacche’ il medesimo avrebbe dovuto vigilare sin dall’inizio di tutta la vicenda.

Per tale ragione chiediamo le dimissioni immediate dell’assessore Ferretti e del sindaco Pizzarotti.

L’indagine e’ chiaramente solo all’inizio, ma MNC, nel caso in cui si arrivi ad un processo, preannuncia di volersi costituire parte civile nei confronti di tutti coloro che saranno ritenuti responsabili dei reati ascritti; del pari i legali di MNC saranno a disposizione per qualunque cittadino che intenda agire in giudizio per il ristoro dei danni.

Dott. Filippo Greci

Pres. Naz. Mov. Nuovi Consumatori


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