INTERVISTA – Paola Montermini: “Perchè votare la lista Onda e Michele Guerra”

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Paola Montermini è candidata per il consiglio comunale per la lista Onda a sostegno di Michele Guerra.

Che lista è Onda? Quali sono le sue caratteristiche?

Onda è una lista politica, perché i suoi componenti sono accomunati dal dedicare parte del proprio tempo alla vita pubblica, chi nelle iniziative ambientali, chi per i diritti civili e le libertà individuali, chi militando in un movimento politico o in un’associazione, chi facendo volontariato o attività per migliorare il proprio quartiere, ma è anche una lista civica perché la componente partitica garantisce la presenza e la piena libertà di azione ai tanti cittadini che vogliono portare il proprio contributo originale e di programma per far sì che la prossima Amministrazione sia ancora più attenta ai diritti di tutti i cittadini.

Perché hai deciso di candidarti per il consiglio comunale?

La mia candidatura nasce come naturale prosecuzione del lavoro che da tanti anni porto avanti sia a livello di attivismo LGBT+ che nel sociale e dalla voglia di mettere a disposizione in maniera ancora più strutturata e pubblica tutte le competenze che ho acquisito negli anni.

Quali sono le priorità del programma di Michele Guerra per la lista Onda?

L’idea di città come territorio da preservare per quel che riguarda il patrimonio urbanistico e naturalistico. La lista Onda è particolarmente attenta alla tematica della mobilità dolce e dell’implementazione di progetti che sappiano coniugare una città che guarda al futuro, anche in termini di espansione turistica, con un’ottica di sostenibilità imprescindibile.

L’offerta per i cittadini di servizi nuovi e rinnovati. Lavorare nel sociale in un reale contesto di rete. Lavorare per il benessere di ogni cittadino, in maniera trasversale. Per questo la lista Onda, oltre che alle tematiche sociali in senso stretto, è particolarmente sensibile al tema dell’Economia della Notte. La città e i cittadini hanno un ventaglio di bisogni estremamente ampio e lo sforzo per coniugarli tutti è un impegno concreto per noi.

Quale contributo, in particolare, pensi di poter dare in Consiglio comunale in caso di elezione?

Il mio contributo vuole essere quello di farmi portavoce di valori e progetti. Ho una rete sociale molto ampia e da sempre sono attenta alle sollecitazioni di chi mi sta intorno. Capacità di analisi, ascolto e problem solving penso possano essere strumenti molto utili in Consiglio Comunale. Amministrare in modo corretto significa saper interpretare le esigenze dei cittadini nell’ottica di un bene comune che vada anche al di là delle proprie convinzioni politiche.

Come vedi il ritorno in politica di Pietro Vignali?

Mi sembra particolarmente inquietante che qualcuno che ha lasciato una città piena di rabbia e debiti possa avere ancora un seguito. Non ne faccio un giudizio sulla persona né sulla vicenda giudiziaria, che comunque non si è conclusa con l’assoluzione, ma sul lavoro come amministratore della nostra città. Vignali è già stato Sindaco in questo Comune e il risultato è che il Comune l’ha scassato.

Andrea Marsiletti

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