La sfida di Federico Pizzarotti, l’ultima (di Andrea Marsiletti)

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Pizzarotti ci riprova a fare il salto nazionale.

Dopo la brevissima parentesi nel Terzo Polo, ha annunciato la sua candidatura a segretario di Più Europa.

Non vedo differenze profonde, e tantomeno incompatibili, tra i due citati partiti, al punto che c’è da scommettere sulla loro prossima alleanza, anzi, è noto che l’accordo di Più Europa con Renzi e Calenda sia una tesi congressuale.

Pizzarotti ci riprova, rimanendo alla fine nello stesso ambito politico.

Chiude quindi i due tentativi fotocopia di fondare in autonomia un partito nazionale, che si chiamasse “Italia in Comune” o “Lista civica nazionale” conta poco, considerata la velleità di entrambe le operazioni. Forse anche la presunzione.

Pizzarotti torna nel partito che più lo rappresenta e nelle cui liste si era già candidato alle ultime elezioni europee. Già, perchè, se ci riflettiamo, Più Europa è proprio il partito di Pizzarotti che nei suoi anni da sindaco si è molto caratterizzato sui diritti civili. Più Europa è casa sua, più che il centro renzian-calendiano con quelle venature post democristiane.



Non ho idea se Pizzarotti vincerà o perderà il congresso non conoscendo nè i rapporti di forza nè le dinamiche politiche e personalisiche dentro quel partito, ma dico che ci sta che ci provi.

Se ci riuscisse farebbe bingo ritrovandosi d-emblee sui tavoli politici nazionali con un ruolo da protagonista.

Se perdesse per lui cambierebbe poco, e continuerà a dedicarsi alla coltivazione dei suoi campi e al bed & breakfast di Casola, al suo autentico amore per la montagna… e poi, chissà, candidandosi nel 2024 a sindaco di Terenzo.

Visti i risultati degli ultimi anni, sistematicamente fallimentari, un cambiamento dentro Più Europa non potrebbe che essere positivo. Un profilo amministrativo e televisivo come quello di Pizzarotti sarebbe utile a quel partito. Pur logorato da più di un passo falso compiuto in questi anni, il suo rimane un profilo “giovane”, a maggior ragione se paragonato alle cariatidi che da sempre hanno guidato Più Europa.

Ben venga quindi la candidatura di Pizzarotti in questo campo.

Che sia davvero l’ultimo, però, eh?

Andrea Marsiletti