30/07/2012
h.18.10
Dalla Regione 533 mila euro per finanziare interventi di miglioramento della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura. Gli apicoltori emiliano-romagnoli potranno farne richiesta presentando domanda entro il prossimo 9 novembre.
“Siamo in attesa del definitivo divieto nazionale di utilizzo dei prodotti a base di neonicotinoidi per la concia del mais, dopo gli ottimi risultati ottenuti con la sospensione temporanea”, sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni. “Ora è il momento del rilancio dell’apicoltura, un comparto di grandi potenzialità per l’attività agricola nel suo complesso e per sostenere le aree marginali di collina e di montagna. Questo bando offre in questo senso un utile supporto all’iniziativa degli apicoltori emiliano-romagnoli”.
IL BANDO
L’intervento regionale, in particolare, vuole contribuire al miglioramento dell’efficienza del comparto e prevede contributi per sostenere programmi di assistenza tecnica, misure per la lotta alla varroa (acaro che provoca la distruzione completa delle famiglie di api) e per la razionalizzazione della cosiddetta “transumanza” (lo spostamento delle arnie sul territorio per seguire la fioritura delle principali piante nettarifere). Altri interventi ammissibili a finanziamento riguardano l’analisi delle caratteristiche chimico – fisiche del miele, l’acquisto di sciami di api per il ripopolamento e la realizzazione di un programma di ricerca per la predisposizione del “Piano di risanamento e profilassi” di gravi malattie che colpiscono gli alveari, come la cosiddetta “peste” americana ed europea.
Il bando è disponibile sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna e sul sito internet Ermesagricoltura. Le domande dovranno essere presentate con le modalità informatiche (SOP) stabilite da Agrea e rese note dall’agenzia stessa anche sul proprio sito internet.
I NUMERI DELL’APICOLTURA
L’apicoltura regionale, coinvolge circa 10 mila operatori (di cui 800 professionali) ed è tra le più sviluppate a livello nazionale con un valore economico e ambientale particolarmente rilevante, sia per quanto riguarda le produzioni sia per l’insostituibile attività di impollinazione delle piante coltivate realizzata dalle api che, secondo stime dell’Osservatorio Nazionale del miele, vale da sola circa 2,5 miliardi di euro.