Il consiglio comunale del 24 gennaio scorso ha evidenziato come a tanti cittadini stia a cuore il futuro della città. La partecipazione di oltre 100 persone sul canale You tube per seguire il consiglio comunale, le mail inviate ai consiglieri comunali da centinaia di persone, come dichiarato dal presidente Tassi Carboni, dimostrano che la partecipazione tanto invocata in questi 10 anni dal comune è molto attiva. Vorremmo precisare che non si tratta di persone che fomentano l’odio sui social, ma hanno ritenuto importante scrivere ai consiglieri comunali per dimostrare che la loro decisione poteva ipotecare anche il futuro di figli e nipoti.
Facciamo notare che organizzarsi in comitati non è semplice soprattutto per chi quotidianamente lavora ed ha impegni, ma è l’unico modo per dissentire da una amministrazione che da 10 anni impone le sue scelte e chiama i cittadini a raccolta quando i giochi sono fatti. Sindaci e amministrazioni passate, che avranno commesso anche errori, hanno indetto referendum nel momento di scelte importanti per la città. L’opinione della cittadinanza è importante e va tenuta in considerazione senza avere preclusioni personali o ideologiche.
Abbiamo sentito dire che le persone comunque si lamentano sempre e i residenti del centro storico avrebbero allontanato Cinema e discoteche per poi lamentarsi del centro deserto. Precisiamo che per età e buona memoria sappiamo bene come sono andate le cose: le società di gestione hanno preferito le multisale fuori centro per avere più affluenza e per quanto riguarda i locali da ballo va detto che i più vecchi non risultavano più a norma e gli altri sono passati di moda. I residenti del centro storico vorrebbero avere servizi appunto come cinema, palestre, ambulatori medici, tutti delocalizzati perché il centro non è facilmente e comodamente accessibile nonostante siamo in pianura padana, non in località impervie e di montagna.
Direttivo “Comitato Parma in centro”