“Il legno che vive”

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12/09/2011
h.15.10

Una domenica nel segno della natura al Parco Boschi di Carrega! Al pomeriggio con appuntamento nel Parco (Centro Parco Casinetto di Sala Baganza) alle ore 15.00 una iniziativa dedicato al… Legno che vive un percorso per tutti sulla gestione del bosco e sulla biodiversità forestale, con la guida di un esperto forestale, Il Dott. Saverio Bonani.
L’Itinerario percorre alcune aree suggestive e poco conosciute del Parco ed è una buona occasione per conoscere i segreti della biodiversità e delle foreste di casa nostra. Per i bambini visita-gioco con le guide del Parco Trova gli animali nascosti nel legno… e ludoteca I segreti del legno al Centro Parco Casinetto.
L’iniziativa è gratuita.

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“Il legno che vive”

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29/09/2009

Sabato 3 ottobre, alle ore 15.30 al Centro Parco Casinetto di Sala Baganza, inaugurazione della mostra fotografica IL LEGNO CHE VIVE a cura di Saverio Bonani. La mostra è un vero e proprio itinerario didattico/divulgativo che guida il visitatore attraverso il percorso di rigenerazione di alberi e legno morto, risorse indispensabili all’arricchimento del suolo e al mantenimento della biodiversità forestale.
Dodici pannelli fotografici, in cui sono rappresentate alcune fasi della storia e della vita di un albero e delle relazioni che l’albero sviluppa con altri organismi viventi del bosco, come licheni e funghi, insetti e uccelli… trasformandosi in nido e riparo, nutrimento e humus per la rinnovazione del bosco. I pannelli sono accompagnati da oltre trenta immagini (slides) e didascalie con breve descrizione delle trasformazioni e delle funzioni che l’albero e il legno subiscono dopo che l’albero muore.
Il tema del percorso espositivo è centrale nella gestione forestale del Parco. I Boschi di Carrega sono stati definiti “foresta nella pianura”: da riserva di caccia a parco nei secoli hanno subito varie trasformazioni, che hanno portato alla attuale formazione forestale.
Giardini monumentali ricchi di specie esotiche si alternano a boschi di querce, piccoli castagneti, a zone occupate da ampie radure e a laghi artificiali di rilevanza paesaggistica. In un area di pochi chilometri si scopre una grande biodiversità. L’autore della mostra, Saverio Bonani, è appassionato di fotografia naturalistica e profondo conoscitore del territorio del Parco.
Da oltre trent’anni opera in ambito forestale, avendo prestato servizio come Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, e da alcuni anni collabora con il Parco in vari settori di attività (gestione faunistica e forestale, censimenti…). Ha all’attivo la pubblicazione I nostri grandi alberi in collaborazione con il Parco e il Comune di Felino, di cui ha realizzato le fotografie. La mostra sarà visitabile, con ingresso gratuito, i sabati e le domeniche pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30, incluso il 1° novembre. Nei giorni feriali sarà visitabile dalle 9.00 alle 13.00.
L’inaugurazione sarà arricchita dal prof. Carlo Mambriani che presenterà il libro da lui curato Il Bosco di Torrile. Storia e futuro di una foresta perduta (Diabasis, Reggio Emilia 2009). Mambriani, docente di Storia dell’Architettura presso l’Università di Parma, si occupa d’architettura emiliana d’età moderna e dei rapporti tra Italia e Francia nel XVIII sec. Ha collaborato con il Dictionnary of Art, la collana Storia dell’architettura italiana (Seicento e Settecento) e conduce ricerche sul Settecento europeo («Centre Ledoux» dell’Università Paris-Sorbonne).
Nato da un’ idea di Giovanni Buttarelli, il volume su Il Bosco di Torrile, con foto di Gianni Pezzani, narra la storia di un bosco scomparso, storicamente e culturalmente legato ai Boschi di Carrega, in quanto era come questi una delle principali riserve di caccia dei Farnese e dei Borbone.
Storici e ricercatori hanno cercato fra le carte d’archivio e ricomposto l’immagine di un bosco millenario scomparso solo due secoli fa. Jacques Le Goff, il grande storico del Medioevo, introduce il volume e la ricerca storica che dal Medioevo giunge alla contemporaneità.

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