Il progetto reggiano MST, sviluppato dagli ingeneri dell’Università di Modena e Reggio Emila Gabriele Sereni e Marco Lasagni, si è aggiudicato il 1° premio di 10 mila euro della StartCup Emilia-Romagna 2016, la competizione per progetti d’impresa innovativi organizzata da Aster, consorzio regionale per l’innovazione e la ricerca industriale, in collaborazione con Unimore e Regione Emilia Romagna. MST è un sensore innovativo che monitora in diversi contesti lo stress dei componenti meccanici di mezzi di movimento a terra. La caratteristica innovativa di MST è che grazie alla sua tecnologia può essere prodotto a costi da 4 a10 volti inferiori rispetto ad analoghi prodotti a disposizione sul mercato.
Rispettivamente al 2° e 3° posto si sono classificate la piacentina U&O, che si occupa di tecniche e strumenti di riabilitazione robotici con Hugo il prototipo di esoscheletro e la parmense Wrap, che produce dispositivi medici mediante stampanti 3D e biomateriali naturali riassorbibili. Alla cerimonia ha partecipato l’assessore regionale alle attività produttive Palma Costi.
“Quest’anno – spiega Marina Silverii, vicedirettore di Aster – a Start Cup Emilia-Romagna sono stati presentati 125 progetti imprenditoriali, il 25% in più rispetto all’anno scorso. A differenza di altri anni, nell’edizione 2016 le idee di impresa in gara non erano focalizzate solo su ICT web e social o industria. Basti pensare che al secondo e terzo posto della competizione si sono classificate 2 startup attive nel settore salute e benessere e che altre 2 sono comunque tra le migliori 10. Un dato molto positivo che conferma che in tutti i settori economici c’è la possibilità di creare imprese innovative. Aster può dare un contributo concreto alle startup della regione, supportandole nel loro processo di crescita”.
“La Regione – ha commentato Palma Costi, assessore regionale alle attività produttive – vuole investire nelle idee e nelle persone. Vogliamo che il nostro territorio diventi un grande laboratorio per dare un futuro ai giovani. Qui il lavoro non si cerca, si crea. Oggi ad esempio ho visto delle bellissime idee d’impresa che noi continueremo a seguire come Regione. Si è appena chiuso il bando da 6 milioni di euro per start up e il bando da 8 milioni per sostenere la ricerca nelle pmi innovative ed è aperto quello che permetterà a 10 giovani di recarsi in Silicon Valley per due settimane di intensa formazione. Vogliamo costruire opportunità per i nostri giovani”.
Al primo classificato saranno assegnati 10 mila euro, messi a disposizione da Cofiter (Confidi Terziario Emilia-Romagna), al secondo 5 mila euro, offerti dalla multi utility Iren, al terzo 4 mila euro grazie al contributo del Banco di San Geminiano e San Prospero.
I 3 progetti vincitori della StartCup Emilia-Romagna, insieme al 4° e 5° classificati rispettivamente Cubbit e VST, parteciperanno al PNI – Premio Nazionale per l’Innovazione, promosso dalla rete nazionale degli incubatori di impresa universitari (PNICube), che quest’anno si terrà a Modena l’1 e 2 dicembre.
Sono stati premiati anche i vincitori della sezione GenerAZIONI dagli sponsor Glibbo, Meeo, MakeItalia e Tickete: hanno vinto Te.Co.Arts Portale Alternanza scuola lavoro, MyPuppy app, più Jofruit per il miglior video. Il premio Zanichelli (libri e manuali per 500 euro) se lo dividono due scuole, l’Istituto Primo Levi di Vignola e l’IIS Mattei di San Lazzaro.
MST è il progetto sviluppato dalla startup di Castellarano (RE) Indiotech, che opera nel settore dell’elettronica industriale. MST è un sensore, in corso di brevettazione, per il monitoraggio della coppia torcente. La facilità di implementazione del dispositivo, la connettività wireless e le altre tecnologie di cui è dotato consentono di abbattere il costo di questo apparecchio rendendolo particolarmente conveniente per le industrie del settore meccanico. Fondatori della startup sono gli ingegneri elettronici Marco Lasagni e Gabriele Sereni.
U&O è una startup piacentina che in ambito biomedicale si occupa di tecniche e strumenti di riabilitazione robotici per persone con disabilità motorie agli arti inferiori. U&O ha lanciato un percorso riabilitativo di nuova generazione, che applica a un esoscheletro robotico una tecnologia avanzata (HU.GO.) che lo rende economicamente accessibile a tutti. Il progetto è iniziato tre anni su iniziativa di Mirco Porcari, Andrea Santi, Gianluca Sesenna. U&O ha avviato una collaborazione con l’Università di Parma e stretto accordi con altre realtà operanti nel settore medicale per intraprendere un percorso di sperimentazione che porti a un ulteriore evoluzione del prodotto, validandone l’efficacia.
Wrap è una startup di Parma che produce dispositivi medici (cerotti e bendaggi) tramite stampanti 3D e biomateriali naturali riassorbibili. I dispositivi sono destinati alla cura di lesioni della pelle (ferite croniche, piaghe da diabete, lesioni, ustioni, ecc.) e hanno una composizione a base di chitosano, acido ialuronico, collagene, fibroina, vitamina E e principi attivi. La startup è stata fondata dai professori Lisa Leveri (amministratore delegato), Ruggero Bettini e Marco Silvestri. Allo sviluppo dell’azienda contribuiscono anche Ruben Foresti, Annalisa Bianchera e Carlo Bergonzi.