Venerdì 10 luglio, contemporaneamente , in due piazze della città si sono tenute due manifestazioni sul ddl Zan, nel corso delle quali gli organizzatori hanno espresso pareri diametralmente opposti.
In piazza Garibaldi manifestavano gli attivisti che appoggiano le tesi sostenute da movimenti come Family Day, Pro Vita, CasaPound e alcuni patiti come Lega e Fratelli d’Italia i quali si oppongono al disegno di legge contro l’omobitransfobia firmato dall’onorevole Alessandro Zan ritenendo tale ddl superfluo rispetto alla normativa già esistente.
I manifestanti, a pochi passi dai portici del grano, presidiavano la piazza in modo silente con dei cartelli che esprimevano le loro posizioni e soprattutto i loro timori circa tale proposta di legge che è stata depositata lo scorso primo luglio.
Intanto sulle loro teste sventolava dal terzo piano del palazzo municipale una bella, grande e colorata bandiera arcobaleno, vessillo da sempre delle associazioni LGBT. Questa bandiera esprimeva la posizione della maggioranza dell’amministrazione comunale da sempre schierata favorevolmente alle tematiche care al popolo LGBTQ.
Nei giorni scorsi il Comitato Taboo ha chiesto di poter organizzare una contro manifestazione transfemminista nella stessa piazza e alla stessa ora, ma le forze dell’ordine non hanno ritenuto possibile conciliare le presenze nelle stessa area e hanno invitato le determinate ragazze del Taboo a manifestare la loro contrarietà in un altro sito. Così in pochi giorni e in poche ore l’evento è stato spostato nell’amena è più informale piazza della Pace e sono state invitate tutte le associazioni che da sempre sostengono i diritti per una vita libera per tutti ed in particolare modo per gli omobitransessuali.
Chiara e le sue amiche del collettivo sono riuscite a coinvolgere tante associazioni cittadine tra le quali l’Ottavo Colore, l’UDU e lo UAAR e a colorare la piazza richiamando l’attenzione dei passanti con musica e slogan. Al presidio Queer era presente anche l’assessora alle pari opportunità Nicoletta Paci e ci sono stati tanti interventi che hanno espresso il proprio sostegno al ddl Zan e la contrarietà all’evento organizzato in piazza Garibaldi.
In vario modo i giovani, all’ombra della Pilotta ,hanno ribadito che la vera libertà consiste nel potere amare ed essere amati da chi si vuole e che l’eterosessualità non è e non deve essere un punto di riferimento universale. Anche le associazioni LGBT presenti, Ottavo Colore in primis ,che aveva invitato tutti i propri simpatizzanti all’evento con lo slogan ” spazza l’odio” , hanno affermato a chiare lettere che non deve essere il sesso a determinare l’identità di una persona e che tale legge è utile e necessaria per contrastare in modo ancor più decisivo gli atti omofobici ai quali assistiamo da tanti anni. Anche ultimamente si sono registrati in varie città d’Italia gesti che offendevano e discriminavano gli omobitransessuali che vivono liberamente la sessualità.
A livello nazionale, da più parti, ci sono stati interventi a sostegno della legge Zan non considerandola affatto liberticida ne’ tantomeno distruttiva della famiglia ” tradizionale “. Ancora una volta è stato necessario manifestare per esprimere che non esistono solo maschi e femmine, ma ci sono tante sfumature tra il genere maschile è quello femminile e che c’è una profonda differenza tra il sesso biologico e l’identità di genere. La legge Zan, tra le tante cose, istituirà anche una giornata nazionale contro l’omobitransfobia e garantirà assistenza sanitaria e psicologica a coloro che subiranno violenze e discriminazioni per motivi legati all’omosessualità.
Raffaele Crispo e Ronzoni Elvis