“Sexually correct” (ParmaDaily educazione sessuale)
Finalità della rubrica
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01/07/2010
Nell’individuo di sesso femminile l’orgasmo può essere vaginale, clitorideo o di entrambi i tipi contemporaneamente.
L’orgasmo clitorideo è più veloce, istantaneo e gestibile rispetto all’orgasmo vaginale. Esso si raggiunge più facilmente se il clitoride viene toccato, leccato o sfregato.
L’orgasmo vaginale, invece, si raggiunge con la penetrazione: la donna prova piacere attraverso lo scorrimento del pene dentro e fuori.
Da un punto di vista fisiologico, non vi è alcuna differenza fra i due, cambia solo la stimolazione per arrivare ad esso. In alcune donne la parte vaginale esterna è molto sensibile, e di conseguenza può aver luogo l’orgasmo vaginale.
Il clitoride è sensibilissimo alle stimolazioni. Può essere stimolato in vari modi: attraverso uno sfregamento e pressione con il corpo del partner, o con stimoli manuali (dita e lingua, tramite cunnilingus). Molte donne provano dolore in presenza di una stimolazione diretta.
Se l’orgasmo è vaginale, è preceduto dalla lubrificazione delle pareti vaginali e da un ingrossamento della clitoride, provocato dall’aumento del flusso sanguigno nei suoi tessuti spugnosi. Quando una donna si avvicina al culmine dell’orgasmo, la clitoride si ritira all’interno del prepuzio e le labia minora (o piccole labbra) assumono un colore più scuro. All’approssimarsi dell’orgasmo, l’utero subisce delle contrazioni muscolari. Una donna sperimenta un orgasmo completo quando tanto l’utero che la vagina, compresi i muscoli pelvici e quello anale, vengono sottoposti a contrazioni ritmiche.
Terminato l’orgasmo, la clitoride riemerge dal prepuzio e ritorna alle dimensioni normali in meno di dieci minuti. A differenza degli uomini, le donne non sperimentano il periodo di refrattarietà, o ne hanno comunque di molto brevi. Questa particolarità rende loro possibile far seguire un secondo orgasmo al primo in tempi relativamente ravvicinati. Alcune donne riescono ad avere anche un terzo o quarto orgasmo quasi in successione, dando luogo così a quelli che vengono definiti orgasmi multipli. Questo tipo di orgasmo si verifica, secondo alcune ricerche, per circa il 13% delle donne.In ogni caso, la clitoride – nella gran parte dei casi – risulta essere molto sensibile dopo l’orgasmo per tollerare, senza alcuna sensazione di irritabilità o addirittura di dolore, un’ulteriore stimolazione in tempi ravvicinati.
A differenza dei maschi, in cui la percentuale è molto più esigua, una parte degli individui di sesso femminile (circa il 15%) ha difficoltà a raggiungere l’orgasmo: ciò è dovuto in buona parte alla componente psicologica che ne condiziona il successo.