Il 23 marzo, a partire dalle ore 16.30, sotto i Portici del grano, una delegazione delle 23 associazioni, comitati e dei molti cittadini che hanno sostenuto la petizione popolare “Fermiamo il progetto del nuovo Tardini” consegnerà in Comune le tantissime firme raccolte in soli 40 giorni.
L’indubbio successo della petizione popolare è la evidente conferma che, nonostante alcuni organi d’informazione abbiano volutamente trascurato le molte voci contrarie, una larga parte della città non condivide il progetto del Parma Calcio 1913, acriticamente portato avanti dalle due Amministrazioni comunali che si sono succedute dal deposito in Comune della prima proposta di rifacimento dello stadio il 9 settembre 2020.
I moltissimi firmatari chiedono a gran voce di rimettere in discussione l’esistenza assai controversa del pubblico interesse della proposta di demolizione e ricostruzione integrale dello stadio Tardini, soprattutto alla luce di elementi essenziali emersi soltanto dopo la delibera del Consiglio comunale del 24 gennaio 2022, concernenti in particolare il Piano economico finanziario del progetto, che la stessa società di consulenza ingaggiata dal Comune per valutarlo nell’ambito della Conferenza dei servizi istruttoria (parere inspiegabilmente non considerato ai fini dell’esito del procedimento) ha dichiarato essere insostenibile, e la preoccupante situazione economica del soggetto proponente Parma Calcio 1913, che ha registrato perdite per 7 anni e mezzo consecutivi per un totale di quasi 300 milioni di euro, di cui 200 milioni da quando la nuova proprietà è subentrata al timone del club il 18 settembre 2020.
La petizione chiede inoltre che venga garantita la salvaguardia e il pieno e duraturo mantenimento in esercizio del plesso scolastico Puccini Pezzani, scuola essenziale e baricentrica per il suo quartiere, garantendo di inserire nella pianificazione comunale tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari alla piena funzionalità dell’istituto, e pone l’accento sull’inaccettabile previsione di concedere al privato il maggior bene immobiliare del Comune di Parma a titolo gratuito per 90 anni.
A sottolineare il largo fronte che ha sostenuto la petizione, si terrà un presidio sotto i Portici del Grano insieme ai rappresentanti delle 23 associazioni che hanno sostenuto e promosso l’iniziativa e di tutti coloro che hanno reso possibile questa testimonianza di vera partecipazione della nostra città.
La stampa e la cittadinanza tutta sono invitate a partecipare.
ADA, Amici del Parco e del Casino dei Boschi di Carrega APS, Artetipi, Commissione AUDIT sul debito pubblico di Parma, Comitato Tardini Sostenibile, Delegazione FAI Parma, Gruppo FAI Giovani Parma, Distretto di Economia Solidale APS, FIAB Parma, Fridays for Future Parma, Fruttorti, ISDE Ass. medici per l’ambiente, Italia Nostra sez. di Parma, Legambiente Parma, Manifattura Urbana, NoCargoParma APS, OK CLUB APS, Osservatorio Stadio Parma, Parma Città Pubblica APS, Parma Etica, Parma sostenibile, Sodales, WWF Parma