Pietro Vignali (candidato per Forza Italia) incontra gli elettori: “Io rappresentante delle istanze locali, a Roma per l’interesse del territorio”

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‘Impegno per il territorio, rappresentante delle istanze locali, megafono delle problematiche e tutela delle eccellenze. Si può riassumere in queste poche parole il motivo e gli obiettivi della candidatura alla Camera nel collegio plurinominale di Parma, Piacenza e Reggio Emilia di Pietro Vignali che oggi ha incontrato cittadini e sostenitori nella sede di via Cavour.

L’importanza di avere un ambasciatore del territorio a Roma, in una posizione di favore all’interno di una maggioranza, che si sta delineando per il centrodestra, è stato al centro dell’incontro di questa sera: ‘Necessario farsi portatori di interessi di temi che vengono inevasi da tempo, facendo mancare quel necessario sviluppo e competitività che la nostra città e la nostra provincia hanno bisogno in un mercato sempre più competitivo e globale’.

Vignali ha poi voluto condividere con i cittadini presenti idee e progetti: ‘Vi ho chiesto oggi di vederci per delineare insieme un cammino, come abbiamo sempre fatto quando ci siamo trovati ad affrontare una campagna elettorale. Io ci sono, io sarò il vostro rappresentante ma ho bisogno dei vostri contributi per portare avanti al meglio il mio lavoro per voi’.

Vignali ha anche parlato dei cinque marcrotemi su cui insisterà in campagna elettorale e come rappresentante del collegio: ricchezza del territorio, agroalimentare, sicurezza, donne e famiglia, giovani.

Ricchezza del territorio – Il completamento della Pontremolese e della Ti-Bre permetterebbe Parma di diventare l’incrocio dell’asse nord-sud, est-ovest da molti auspicata. La fermata Tav abbinata a poca distanza con l’aeroporto sarebbe un polo logistico e di trasporti con pochi eguali in Italia. Infine la via Emilia bis permetterebbe di risolvere un traffico insostenibile e pericoloso fra le città dell’Emilia e che oggi insiste sui paesi compromettendo la vivibilità.

Sviluppo del territorio non significa solo infrastrutture ma anche valorizzazione delle potenzialità, una delle quali il Festival Verdi per cui ‘mi batterò per cambiare la legge nazionale sulla sua istituzione e ampliarla, come accade a Salisburgo, per sei mesi diventando così occasione permanente di attrattività per Parma, Busseto e il resto della provincia.

Sblocco immediato del sistema che prevede lo stop alle ristrutturazioni edilizie a causa del blocco della riscossione del credito d’imposta, situazione che porta il rischio di fallimento a molte imprese edili e provoca disagi a migliaia di cittadini.

Altre due priorità: il ponte sul Po a Roccabianca-Polesine-Zibello e a Colorno

Giovani – Prevedere finanziamenti per creare a Parma una Start Up city che possa fare da incubatore di idee e di progetti agevolando l’imprenditoria giovanile sul modello di diverse città europee e a Tel Aviv. Detassazione per le imprese che assumono giovani.

Donne e famiglia – Autonomia finanziaria da perseguire con una detassazione per le imprese che assumono donne per potenziare l’occupazione femminile. Nuovi servizi accessori che semplifichino le vite delle donne: strutture per l’infanzia, anche aziendali e di prossimità, aperte oltre il normale orario e nel fine settimana, prestiti sulla fiducia e garanzie pubbliche sui finanziamenti per imprese femminili, infine benefit e non penalizzazioni per le donne in maternità.

Estensione a livello nazionale del quoziente famigliare per un riconoscimento dei carichi delle spese dei figli, tetto dei prezzi e aiuti per il caro energia alle famiglie e ai lavoratori trasferendo gli extra profitti delle multiutility, quindi defiscalizzazione dell’IVA sui beni di prima necessità.

Diviene fondamentale nuovi e ulteriori finanziamenti a livello statale. Nuove risorse, che dovrebbero però essere destinate direttamente ai comuni. Sono i comuni infatti che conoscono il territorio e le reali esigenze dei meno abbienti, le principali fragilità. Sarà mia priorità adoperarmi per raggiungere questo obiettivo.



Agroalimentare – Difesa dei nostri prodotti agroalimentari dall’attacco della contraffazione e della falsa informazione. No ai cibi sintetici creati in laboratorio, no al nutriscore con il sistema di etichettatura a semaforo sulle confezioni che penalizza il sistema agroalimentare italiano, no al proliferare dell’italian Sounding, cioè l’imitazione delle nostre eccellenze enogastronomiche. A questo ‘contrapponiamo la valorizzazione e il riconoscimento delle piccole produzioni di qualità e il rifinanziamento del ‘Più impresa’ per l’imprenditoria giovanile e femminile nell’agricoltura’.
Tutela delle nostre imprese che rischiano la chiusura a causa del caro energia, con aiuti e agevolazioni all’accesso associate all’incremento del credito d’imposta, con la possibilità di cedere il credito agli stessi gestori e l’azzeramento o l’abbattimento degli interessi in caso di dilazione dei pagamenti. Nel medio periodo sviluppare un piano di transizione energetica che preveda lo sganciamento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili da quello del gas.
Creazione di invasi come la diga di Vetto e Armorano che possano raccogliere acqua e servire paesi e colture nei periodi di siccità a causa del cambiamento climatico.

Sicurezza – Controllo e riqualificazione urbana. Per questo insieme a un piano ‘strade sicure’, sul modello del progetto messo in campo dal Governo Berlusconi anni fa, con le forze dell’ordine a presidiare le strade cittadine, nei momenti di maggiore necessità, è necessario un ‘piano periferie’ per garantire riqualificazione, decoro e servizi a tutte le zone della città.

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